Molte amministrazioni pubbliche sono ormai munite di un sito Web
e hanno attivato propri canali di comunicazione e servizio. Nella
maggior parte dei casi si tratta della possibilità di consultare
normative, scaricare documenti e richiedere informazioni. Ma prossima
è l'opportunità di rilasciare certificati e persino
di dare esecuzione ad atti pubblici, previo pagamento on line
da parte dei cittadini.
In questo nuovo quadro, l'ente che ha assunto maggiore importanza
è l'Aipa (Autorità per l'Informatizzazione della
Pubblica Amministrazione, www.aipa.it), che entro la fine del
mese emanerà finalmente il tanto atteso regolamento che
fisserà i contorni di fatto del documento elettronico e
della firma digitale (la bozza è già disponibile
nel sito). Il regolamento distinguerà tre tipi di chiavi:
quelle di sottoscrizione (per generare e verificare le firme sui
documenti), quelle di certificazione (per sottoscrivere i certificati)
e quelle di marcatura (per elaborare le marche temporali, sistemi
elettronici in grado di registrare la data e l'ora relative a
operazioni su un determinato documento).
Il regolamento conterrà inoltre i criteri per costituire
l'elenco dei certificatori della parte pubblica della chiave,
elenco che deve essere tenuto e aggiornato dall'Aipa. Una parte
del regolamento riguarda poi la conservazione dei documenti informatici.
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